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Verso l'adunata

Bar aperti 24 ore su 24 e menù a tema. Tutto pronto per l’accoglienza degli alpini

di Giulia Armeni
Da ieri i locali della città si stanno preparando per le penne nere in arrivo. C’è chi prende in affitto temporaneo immobili chiusi per garantire spazi al coperto e chi terrà aperto senza orari fissi. Tanti i piatti “alpini”

I primi “bar temporanei” hanno fatto la loro comparsa già ieri mattina. Mentre gli alpini allestiscono campi e postazioni, i ristoratori e gli esercenti della città fanno lo stesso per disporre al meglio l’accoglienza. Dalle spine per servire birra e vino, ai banconi per distribuire calici e bicchieri fino, naturalmente, ai plateatici extra. Allargamenti su strade e piazzali consentiti per l’occasione allo scopo di ampliare la ricettività cittadina, offrendo il miglior servizio possibile in considerazione dell’enorme afflusso di persone previsto. A tre giorni dall’inizio ufficiale dell’adunata, Vicenza si prepara a dare il benvenuto agli alpini nel segno della convivialità. 

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Fioccano i menu a tema

E dunque menù a tema, piatti dedicati e, soprattutto, apertura praticamente h24 già da domani per diversi pubblici esercizi. Al Ceppo, in corso Palladio, il lunedì sarebbe normalmente giorno di chiusura, come per molte altre attività commerciali. Ma nel lunedì che apre la settimana alpina, si lavora febbrilmente, dentro e fuori il bistrot. C’è chi sistema il banco gastronomia, chi riposiziona i tavoli e chi, dall’alto, installa nuove luci.

Il ristorante a cielo aperto

Serviranno ad illuminare, in orario serale, la grande area del ristorante a cielo aperto che sta andando formandosi, come spiega la titolare del Ceppo, Ivana Boscolo.«Oltre al solito plateatico, allestiamo ulteriori cinquanta posti lì accanto ma non solo: per garantire uno spazio coperto in caso di pioggia, abbiamo preso in affitto per qualche giorno un immobile vuoto dall’altra parte del corso (l’ex agenzia di viaggi Tonello, ndr) in cui ricaviamo 55 coperti, comodi e al chiuso». Da domani, dunque, si parte: «Non ci sarà un orario, perché di fatto, con le spine esterne, andremo avanti fino a che ci sarà gente in giro». 
E, come da tradizione del Ceppo, non poteva mancare una selezione di specialità per omaggiare le penne nere, come i “proiettili degli alpini”. «Si tratta di frittelle di bacalà con fiori di zucca», sorride Boscolo. E poi pasta e fagioli, “bigoli con l’arna”, coni gelato con palline di bacalà mantecato, assieme all’immancabile bacalà alla vicentina con polenta.

I ristoratori si attrezzano anche per le emergenze

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Spillatori per birre (e vino) e stand in funzione fino a domenica anche al locale “Alle Erbe”, in piazza delle Erbe. Ma girando per il centro storico e per i quartieri, non c’è attività che non stia “apparecchiando”, in qualche modo, un benvenuto speciale per i cappelli verdi. 
Si allunga l’elenco dei ristoranti che propongono pranzi e cene a prezzo fisso o scontato (ma a detta di qualche osservatore si assiste pure ad un aumento improvviso dei listini, come accade sovente in concomitanza con eventi di grande rilievo). 
I tricolori esposti, sotto forma di bandiere, palloncini, drappi, vetrofanie e fiori, non si contano più. Persino le grandi catene di supermercati promettono “offerte e sconti” per salutare l’arrivo degli alpini.