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Schio

Cazzotti al parco
in mezzo ai bimbi
Famiglie in fuga

Il parco giochi di via del Redentore a Santa Croce, dove si è verificata la zuffa. STELLA
Il parco giochi di via del Redentore a Santa Croce, dove si è verificata la zuffa. STELLA
Il parco giochi di via del Redentore a Santa Croce, dove si è verificata la zuffa. STELLA
Il parco giochi di via del Redentore a Santa Croce, dove si è verificata la zuffa. STELLA

Al parco scoppia la zuffa tra i bulli e le famiglie devono battere in ritirata. È accaduto al campo giochi di via del Redentore dove un gruppo di giovani alterati ha costretto le mamme a richiamare i loro bambini per evitare problemi. Ma secondo i residenti non è inusuale che l’area sia presa in ostaggio da ragazzacci che imbrattano, danneggiano e con il loro comportamento strafottente rendono l’ambiente inospitale per gli altri. E qualcuno propone di chiudere l’area con un cancello alla sera per evitare che sotto il gazebo bivacchi gente poco raccomandabile.

La zuffa è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato. Una madre e suo figlio che abitano in zona hanno visto alcuni ragazzi avvicinarsi da via Guardi. «Stavamo andando via. Li abbiamo visti che si prendevano a pugni, ma non so dove sono andati dopo. Avranno avuto tra i 16 e i 18 anni». I teppistelli quindi sono arrivati fino alle panchine coperte al centro del parco, dove in quel momento si trovavano diversi bambini piccoli che giocavano a palla e sulle nuove giostrine fatte installare dal Comune. Davanti a loro, i ragazzi hanno continuato a darsele, senza che peraltro fosse chiaro il motivo di tanto astio.

Naturale che le famiglie abbiano voluto fare dietrofront davanti a una scena simile. Così un quarto d’ora dopo i giochi al parco erano finiti. I litiganti, chiariti i conti in sospeso, erano tornati a sedersi sulle panchine e insieme a loro erano arrivati altri giovani ormai padroni di tutto il parchetto. Se fatti del genere rappresentano un’eccezione, diversi residenti testimoniano come le presenze sgradevoli nel parchetto non siano rare. «Passo abbastanza spesso di qui - racconta Roberto Caretta - e specialmente la sera vedo gruppi di persone lì sulle panchine. Secondo me c’è qualcosa di strano».

Nonostante la manutenzione sia continua, graffiti, lattine e cartacce sono un po’ ovunque. Adriana Dalle Carbonare, pensionata che abita in zona, racconta un altro episodio capitatole finché si trovava lì con un’amica e la sua bambina di sei anni. Dei ragazzini si sono avvicinati cominciando prima a fare domande generiche poi ad interrogare la donna sulla dotazione anatomica maschile. «Andate a chiederlo a vostro padre» ha risposto questa. La bambina allora deve aver tirato un’occhiataccia ai bulletti, al che che uno dei due ragazzini, raccolto un sasso, le ha intimato: «Cosa vuoi tu? Guarda che ti spacco la testa».

Solo la minaccia di una chiamata ai carabinieri ha fatto allontanare i due. «Peccato - conclude Dalle Carbonare - Perché è un bel parco e ci vado volentieri». Un altro residente della zona lamenta anche che alcuni frequentatori, spaecialmente notturni, lasciano dietro di sé una scia di rifiuti e immondizia. «Mi sono anche trovato a dover riprendere persone che danneggiavano le giostrine e entravano in motorino nel parco - afferma Fabio Berra - Secondo me la cosa migliore sarebbe mettere una recinzione e chiudere i cancelli la sera». L’idea potrebbe essere quella di coinvolgere il nuovo consiglio di quartiere. «Servirebbe anche un bagno - afferma una utente - dietro alle siepi c’è di tutto».

Elia Cucovaz

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