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Dal ricordo di Iva nasce una biblioteca

Giuseppe Cailotto, uno dei bibliotecari volontari.  K.Z.È stata allestita anche una sezione con libri per bambini.  K.Z.
Giuseppe Cailotto, uno dei bibliotecari volontari. K.Z.È stata allestita anche una sezione con libri per bambini. K.Z.
Giuseppe Cailotto, uno dei bibliotecari volontari.  K.Z.È stata allestita anche una sezione con libri per bambini.  K.Z.
Giuseppe Cailotto, uno dei bibliotecari volontari. K.Z.È stata allestita anche una sezione con libri per bambini. K.Z.

«Niente fiori, ma offerte per l'oratorio di Novale». E il desiderio si è trasformato in una piccola ed efficiente biblioteca.

Quando il 23 febbraio dello scorso anno Iva Selmo è tragicamente scomparsa, cadendo dalla finestra mentre svolgeva le pulizie di casa, la famiglia aveva deciso di lanciare questo messaggio, seguendo la volontà della donna che aveva tessuto un legame a doppio filo con la comunità. A distanza di poco più di un anno, la mano e la presenza di Iva continuano a farsi sentire nella popolosa frazione a nord della città, grazie ai suoi libri e ai volumi che molti altri hanno voluto aggiungere ai suoi: è infatti nata la piccola biblioteca “I libri di Iva”, soprattutto grazie alla volontà del marito Raffaele Fornasa, del figlio Alessandro e della sorella Mariangela Selmo, ma anche grazie a tanti amici che non si sono allontanati dalla famiglia dopo il lutto.

Il sabato pomeriggio, l'oratorio di Novale è invaso dai bambini che, sotto la sorveglianza degli animatori, trascorrono qualche ora spensierata. Imboccando le scale che portano al primo piano, lentamente la musica utilizzata dai ragazzi sfuma e diventa un sottofondo lontano. Svoltando a destra si raggiunge un piccolo pianerottolo e ci si trova davanti una porta. Sulla targa si legge “I libri di Iva”. Sono le 15 e qualche minuto. Il bibliotecario di turno, Giuseppe Cailotto, sta aprendo la porta. Della piccola biblioteca colpiscono subito i colori e l'ordine.

Cailotto si guarda intorno orgoglioso mentre apre le tapparelle che fanno filtrare la luce del pomeriggio: «Non abbiamo la smania di crescere, ma guardi cosa è stato creato passo dopo passo -racconta -. Ora organizziamo anche piccoli momenti per bambini grazie alle nostre giovani volontarie. Iva aveva molti libri e ha sempre voluto fare qualcosa per la comunità. Purtroppo, non ha potuto farlo con le sue mani, ma grazie al marito Raffaele abbiamo pensato di partire proprio da quei volumi, circa 400, per creare la base di questa biblioteca e lasciare un'eredità forte a Novale e alla città».

Con il tempo, poi, grazie alle donazioni, i libri catalogati sono diventati circa 1.250, ma ci sono ancora scatoloni da aprire e le persone continuano a consegnare volumi. Al momento, gli scaffali pieni di libri di ogni genere sono 25 e, dall'apertura in sordina dello scorso settembre, gli utenti che hanno preso in prestito un volume sono circa 100.

C'è anche un angolo dedicato ai bambini. Numeri piccoli rispetto agli oltre 60 mila documenti tra libri, dvd e cd conservati nelle sale della civica “Villa Valle” di viale Regina Margherita, ma che rappresentano un segnale anche al di fuori del centro città. Tutto grazie alla volontà di Iva e della sua famiglia.

Karl Zilliken

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