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Vicenza

La polizia sequestra
il “Sensation Club”
«Discoteca abusiva»

L’ingresso del circolo privato sequestrato dalla polizia. COLORFOTO
L’ingresso del circolo privato sequestrato dalla polizia. COLORFOTO
L’ingresso del circolo privato sequestrato dalla polizia. COLORFOTO
L’ingresso del circolo privato sequestrato dalla polizia. COLORFOTO

Un nuovo capitolo della lotta della questura ai locali fuori regola. Domenica sera è stato il turno è del Sensation Club di viale della Pace 236/H. Sulla carta, un circolo privato aperto solo ai soci; in realtà, secondo la polizia che lo ha chiuso apponendo i sigilli, operava a tutti gli effetti come una discoteca, pur non avendo la licenza come locale di pubblico spettacolo.

I poliziotti della squadra volanti sono intervenuti in orario serale nel club di cui risulta responsabile legale Sunday Okorie, cittadino nigeriano di 45 anni.

All’interno c’erano clienti, dj alla consolle, musica e baristi che servivano bevande. Non solo per i soci muniti di tessera come prevede la legge, ma per qualunque avventore.

Inoltre gli agenti del vice questore Peruffo hanno ravvisato che alcune serate venivano pubblicizzate sul web, e in particolare sui social network, contravvenendo alla legge che vieta questo tipo di pubblicità ai circoli privati.

Il Sensation si trova in viale della Pace di fronte alla caserma Ederle, negli stessi locali dove in precedenza operava il club “Cà di Dennis”, che poi si è trasferito in via Zamenhof e ha avuto anch’esso problemi amministrativi.

Nei primi due mesi e mezzo di questo 2016 l’elenco di club e pseudo discoteche falcidiate dagli interventi della questura sta crescendo di settimana in settimana.

Il 18 gennaio era toccato al circolo privato Number one (ex Maquis) di via dei Montecchi a Ponte Alto. Il 7 febbraio al nuovo Cà di Dennis in via Zamenhof. Il 20 febbraio al Custom HousePub, anch’esso in via Zamenhof (zona Foro Boario).

Poi il 27 al Pascia a Marola di Torri, che non era stato chiuso ma solamente sanzionato amministrativamente e segnalato all’autorità comunali. Il 5 e il 12 febbraio a due club di lap dance di Caldogno, di cui diamo notizia nel box qui a fianco. Nel corso del 2015 erano arrivati i sigilli al Princeville, ancora in via Zamenhof.

Il sospetto della polizia, spesso imbeccata dagli esposti dei titolari di discoteche regolari, è che alcuni locali di spogliarelli e sale da ballo si nascondano dietro al paravento di circoli privati o associazioni sportive dilettantistiche per motivi fiscali, oltre che per eludere i numerosi requisiti di sicurezza e agibilità richiesti ai “veri” locali di pubblico spettacolo.

Non tutti però scelgono la via dell’illegalità. Ci sono casi virtuosi come il club K2 Elite di strada Padana verso Verona, che dopo l’intervento della questura ha scelto di mettersi in regola e ora funziona come un regolare bar.

P.MUT.

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