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Il paladino del fine vita

Un docu-film sulla vita di Gheller. La sorella: «Era tutta la mia forza»

Ad unire i due fratelli il legame di sangue ma anche la stessa malattia ereditata dalla madre. Lunedì 26 febbraio i funerali di Stefano a San Giuseppe di Cassola
Stefano e Cristina Gheller
Stefano e Cristina Gheller
Stefano e Cristina Gheller
Stefano e Cristina Gheller

«Era tutta la mia vita». Poche parole che riassumono tutta la sofferenza di Cristina Gheller, rimasta sola dopo la scomparsa del fratello Stefano. Cristina aveva lui come unico riferimento dopo la morte del papà, mancato nel dicembre del 2015, e della mamma, che li ha lasciati nell'agosto 2020.

Stefano e Cristina Gheller, fratello e sorella legati dallo stesso destino

A unirli non soltanto un legame di sangue e un profondo affetto, ma anche lo stesso destino. Colpita dalla medesima patologia ereditata dalla madre, Cristina intuiva nel fratello il futuro che le si prospettava davanti e allo stesso tempo una protezione che non avrebbe mai voluto perdere. «Vedevo in lui ciò che capiterà anche a me - confida Cristina - ma avrei voluto averlo vicino ancora per tanti anni perché era la mia forza. Capivo la sua sofferenza, l'aggravarsi della malattia e ho accettato, se pur a malincuore, la sua scelta di chiedere il trattamento farmacologico per il suicidio assistito se necessario. In cuor mio però desideravo che restasse qui, accanto a me».

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Cristina Gheller: «​Stefano non voleva lasciarmi sola»

E accanto lo era per davvero «sempre preoccupato a proteggermi, a non far mancare nulla a me e a mia figlia - racconta Cristina - e questo gli dava la forza di continuare a vivere, non voleva lasciarmi sola». Stefano «mi sosteneva e mi dava consigli, correvo da lui per un confronto, mi aiutava, era bravissimo con il computer e si arrabbiava quando io non capivo». Lo ricorda così la sorella che non nasconde anche qualche lite tra fratelli: «L'ho voluto come testimone al mio matrimonio e c'era sempre lui ad accogliermi quando sono tornata in famiglia dopo essermi separata».

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I ricordi: «Stefano Gheller, un guerriero dal cuore tenero»

Una voce che lascia intuire un velo di tristezza ma anche tanta lucidità: «Ancora non ci credo». Stefano se n'è andato sostenuto dall'affetto della sorella, degli zii, volati dal Portogallo dove si erano trasferiti per seguire la loro figlia, e da una persona cara a Stefano, Ornella Cuman. «Era molto legata a lui, ogni pomeriggio da tre anni andava a trovarlo e in questo periodo è sempre stata presente in ospedale. L'ha aiutato, spronato e fatto sentire amato - rivela - una persona che sostiene anche me, sempre pronta ad aiutarci a casa, in reparto e ora nei preparativi per il funerale. Aveva addobbato la casa di Stefano per Natale con i colori che a lui piacevano, il viola e il fucsia, aveva fatto un grande albero. Era tutto pronto per una festa speciale, diversa da quelle malinconiche del passato, ma non è riuscito a viverla. L'11 dicembre è stato ricoverato».

Del fratello, Cristina porta dentro l'immagine «di un guerriero dal cuore tenero, faceva il duro ma era molto sensibile. Nonostante vivesse momenti di forte pressione, Stefano diceva che le battaglie gli davano una carica di energia, ci credeva, voleva smuovere il mondo».

Lo ricorda così anche l'amica Ornella: «Metteva da parte se stesso per aiutare gli altri ma aveva tanto bisogno di compagnia. Lo portavo a fare la spesa, una passeggiata a Bassano e persino a seguire qualche concerto. Avremmo dovuto andare a quello di Ultimo in giugno, purtroppo non ce l'ha fatta. Eravamo entrambi schietti e si bisticciava spesso ma ci volevamo bene. Mi mancherà».

Sulla vita di Stefano Gheller verrà girato un docu-film

Sulla vita di Stefano, fa sapere la sorella, verrà girato un docufilm realizzato da alcuni ragazzi di Milano che in più occasioni sono venuti a San Giuseppe per riprese e interviste. Le ultime immagini risalgono al 5 gennaio, giorno del compleanno di Stefano: aveva avuto il permesso di tornare a casa per qualche giorno.

I funerali a San Giuseppe di Cassola

L'ultimo saluto a Stefano Gheller sarà dato lunedì 26 febbraio, alle 10, nella chiesa di San Giuseppe, parrocchia nella quale viveva. Alla cerimonia ci sarà il vescovo emerito Beniamino Pizziol. Ad accompagnarlo saranno la sorella Cristina, la nipote Nicole, gli zii Paolo e Rosanna, i cugini e gli amici che in questi anni lo hanno accudito e gli sono stati vicini soprattutto nella sua battaglia a favore dei disabili e per il fine vita. Alle esequie parteciperà anche il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Stefano Gheller sarà poi cremato.

 

Michela Cola

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