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Schio

Barricati nel bus
per paura della gang
Altro stop al servizio

Il blocco della corsa
Il blocco della corsa
Schio i bulli fermano il bus

SCHIO. Barricati sull’autobus di linea per paura dei teppisti. Ieri pomeriggio nuova interruzione del servizio di linea Svt su una corsa che dalla stazione di piazzale Divisione Acqui doveva partire alla volta di Malo - Vicenza. La linea principale dell’Alto vicentino, frequentata dagli utenti anche alle 15,15, quando si è verificato un nuovo assalto al bus.

«Ho sentito un colpo e la corriera si è messa a traballare - ha spiegato l’autista alle forze dell’ordine che sono state subito allertate. - Sono sceso per vedere cosa stava succedendo e un ragazzo incappucciato stava girando attorno al mezzo, Temevo mi avessero aperto il portellone posteriore. L’ho riconosciuto, è lo stesso che mi ha aggredito il 26 febbraio. A quel punto mi sono rifugiato sul pullman ed ho chiuso le porte temendo il peggio»:

Tre settimane fa un gruppo di ragazzi assaltò di fatto il bus per recuperare un abbonamento sequestrato dall’autista ad una ragazza. Una spedizione punitiva che si tramutò in una denuncia per interruzione di pubblico servizio dopo che i presunti colpevoli furono identificati dagli agenti di polizia locale.

«Sono gli stessi, una compagnia di una decine e più di giovani che bighellonano davanti al bar della stazione», ha riferito l’autista intimorito. L’assedio è durato una mezz’ora poi sono arrivati carabinieri e vigili ma la corsa non è mai partita.

L’impresa della banda è stata fotografata e filmata dai giovani in bus o di passaggio: si vede questi adolescenti che fumano e si appoggiano a portiere e vetri, si sentono nitide le proteste degli adulti utenti saliti sul bus: «Cosa stanno facendo? Mi fanno arrivare tardi» si sente gridare una signora e l’autista che si rivolge ai passeggeri e spiega: «Siete testimoni tutti che non posso partire».

I carabinieri della stazione di Schio hanno identificato tre ragazzi: un maggiorenne di 19 anni e due sedicenni. Per loro dovrebbe scattare la denuncia di interruzione di pubblico servizio ma gli inquirenti stanno visionando i filmati per capire se vi siano altre ipotesi di reato, come minacce e danneggiamenti. Questa volta l’autista non è stato toccato «perché mi sono barricato dentro e vi ho aspettato», ha riferito ai militari. Danni al veicolo non ne sono stai riscontrati nonostante la botta segnalata, «ma non me la sono sentita di partire. Ho avvertito Svt».

L’azienda oggi sporgerà a sua volta denuncia.

Sembra di capire che sia in corso un’ostilità radicata fra questi giovani, utenti solo occasionali del servizio ma che hanno scelto l’area di piazzale Divisione Acqui come ritrovo, e l’autista che li ha denunciati la prima volta. «Non eravamo noi ad averlo minacciato e aggredito ma lui ad aver esagerato con i toni e la reazione» si difesero allora i presunti aggressori. Nei video postati si vedono solo stazionare davanti al mezzo, senza proferire parole. Un giovane utente del bus vorrebbe andare a parlamentare con loro ma l’autista non apre le porte. Oggi probabile nuovo capitolo della vicenda.

Mauro Sartori

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