Meno uno, e i candidati sindaco in corsa restano cinque. Si respirava nell'aria ed era stato anticipato da Umberto Marzotto, ma ora è la stessa Roberta Peretto a ufficializzare il ritiro dalla corsa elettorale. Il suo nome non comparirà come candidato sindaco, ma nemmeno come consigliere.
A continuare la sfida elettorale sarà, invece, la lista "Valdagno Domani" di cui Peretto fin dall'inizio è stata portavoce e che ora andrà in appoggio a Luigi Borgo, l'altro civico che si era dichiarato dell'area centrodestra.
«La campagna elettorale, alla luce anche dei primi sondaggi apparsi, rappresentava una grossa frammentazione delle candidature, risultando in corsa 6 nomi: Vencato, Zordan, Peretto, Borgo, Cappelletto e Burtini», dice Peretto. «Qualcuno ha parlato di un "ritiro dalla corsa senza fornire validi motivi". Nessun ritiro, non ho assolutamente mollato». Il riferimento è a Umberto Marzotto che la scorsa settimana aveva comunicato la sua uscita di scena dopo quella della candidata che era stata annunciata a "Valdagno Domani".
E il sondaggio, che ha pesato sulla decisione di Roberta Peretto, è quello pubblicato sul nostro Giornale, realizzato da Ipsos e commissionato da Italia Innovation del valdagnese Marco Mari, che vedeva Peretto tra il 7,6% e il 9,2%. «Ho deciso un cambio di ruolo e strategia quando ho capito che il mio contributo per il bene di Valdagno, unico fine del mio impegno, poteva anche essere diverso dal candidarmi sindaco», prosegue Peretto.
«Da qui è iniziata una discussione e un percorso con l'associazione Valdagno Domani che tanto hanno contribuito a tutte le attività di campagna elettorale. La lista Valdagno Domani continuerà la sua attività politica unendosi alla civica Luigi Borgo Sindaco. Una scelta fatta sul piano dei valori e sulla visione della città. Dunque, il mio contributo che non prevede altra candidatura, continuerà con la motivazione di sempre. Confido che i valdagnesi comprendano le mie scelte e supportino i candidati della lista».
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L'imprenditrice continuerà a partecipare alla campagna per le amministrative dietro le quinte: «Per dodici anni ho vissuto fuori Valdagno per seguire l'attività aziendale, anche se la mia presenza in città è sempre continuata. Nel tempo ho toccato con mano il lento degradare di un paese che sembra abbandonato a se stesso e alla buona volontà dei cittadini. Questo mi aveva portato a candidarmi sindaco perché credo in una gestione oculata delle risorse e nella chiarezza delle priorità».