Un pedaggio di 4,90 euro per coprire la distanza tra Malo e Montebello nell’arco di una ventina di minuti. Abbiamo eseguito una prima prova sul campo, ieri, per testare il nuovo innesto tra la Superstrada Pedemontana Veneta e l’autostrada A4, l’opera più attesa per dare un senso completo all’arteria che collega il Trevigiano al Vicentino.
La partenza
Sono da poco passate le 15, quando entriamo nella Spv dal casello maladense. Appena ritirato il biglietto e oltrepassate le barriere, prendiamo lo svincolo verso Montecchio Maggiore e poco dopo entriamo nella galleria “Malo”. La strada appare sgombra, quasi deserta, a parte qualche auto. Viaggiando a circa 100 chilometri all’ora, usciamo dal tunnel e poco dopo ci troviamo all’altezza del casello Valle Agno. Proseguiamo ancora e superiamo le due uscite per Montecchio, la seconda delle quali fino all’altro giorno rappresentava la fine della corsa per chi percorreva, in questa direzione, la Pedemontana.
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Il raccordo
A questo punto, si avvicina l’innesto con l’autostrada. Il tratto appare ancora in una fase di cantiere, con le linee gialle a terra, segnali stradali mobili che prescrivono di moderare la velocità, imponendo un limite di 40 chilometri all’ora. Altri manufatti sono stati disposti a terra per delimitare l’unica corsia a disposizione degli utenti della strada. Dopo una rampa, arriva quindi lo sbocco in A4, attraversato il quale si incontra un traffico mediamente intenso, con mezzi pesanti e auto in transito. Quattro chilometri e poco più e si arriva al casello di Montebello: l’orologio segna le 15.27.
Diciannove minuti
Da Malo a qui sono quindi trascorsi 19 minuti; dal casello maladense all’innesto in A4 ne erano trascorsi 17. Dopo essere usciti e aver pagato il pedaggio (sono circa 40 centesimi a chilometro) rientriamo per il tragitto di ritorno, che anche in questo caso non riserva sorprese; solo qualche veicolo in più, incontrato soprattutto nel tratto lungo la Valle dell’Agno. Il collegamento permette dunque di entrare direttamente in A4 dalla Pedemontana, senza dover uscire dalla superstrada per poi rientrare al casello autostradale.
Un’opera che nelle intenzioni dei suoi promotori contribuirà a ridurre il traffico sulla viabilità ordinaria tra Montecchio Maggiore, Brendola e Montebello. L’altro giorno, all’inaugurazione dell’interconnessione, il governatore del Veneto Luca Zaia ha stimato un aumento del traffico del 15-20 per cento, in seguito all’apertura dell’innesto che collega le due arterie. Un nuovo quadro, in conseguenza del quale potrebbero arrivare, sempre a detta del presidente della Regione, ritocchi sui pedaggi.