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Gang dei bus, arrivano denunce e vigilanza

di Elia Cucovaz
Una guardia della vigilanza si aggira per la stazione. FOTO STUDIO STELLAIl vigilantes osserva la salita degli utenti sul bus Svt. CISCATO
Una guardia della vigilanza si aggira per la stazione. FOTO STUDIO STELLAIl vigilantes osserva la salita degli utenti sul bus Svt. CISCATO
Una guardia della vigilanza si aggira per la stazione. FOTO STUDIO STELLAIl vigilantes osserva la salita degli utenti sul bus Svt. CISCATO
Una guardia della vigilanza si aggira per la stazione. FOTO STUDIO STELLAIl vigilantes osserva la salita degli utenti sul bus Svt. CISCATO

«Fosse per me non avrei dubbi: ingranare la marcia e avanti. Vedrai che si spostano se non vogliono finire sotto la corriera». Alla stazione degli autobus di Schio, all’indomani dell’ennesimo episodio di teppismo messo in atto da un gruppo di ragazzini che hanno bloccato un bus in partenza assediando l’autista fino all’arrivo delle forze dell’ordine, la pazienza dei passeggeri è ormai arrivata al capolinea. «Non si può farsi mettere nel sacco da quattro perdigiorno». «Una notte in guardina e vedrai come si danno una calmata». «La colpa è delle famiglie che non li hanno educati, ma garantendo loro l’impunità anche la società fallisce».

PUGNO DI FERRO. Analisi non particolarmente originali, ma che toccano un nervo scoperto. Al punto che il presidente della provincia Achille Variati invocare «il pugno di ferro» per riportare sotto controllo la situazione di piazzale divisione Acqui. Sono arrivate ad otto in poche settimane le denunce contro giovanissimi in seguito a episodi di disordini e violenze sui mezzi Svt (società che ha preso il posto di Ftv nella gestione del trasporto pubblico locale). Le ultime tre, per interruzione di pubblico servizio, le hanno sporte i carabinieri contro tre minorenni residenti a Schio e Santorso che si erano messi davanti alla corriera piena di passeggeri.

VIGILANTES. Si cambia musica, quindi. Da ieri, per decisione del presidente di Svt Angelo Macchia, alla stazione di Schio saranno presenti quotidianamente guardie giurate della Civis e sarà aumentata la presenza di controllori sulle tratte che partono da lì. «È inammissibile trovarsi in balia di un gruppo di bulli - sottolinea Macchia - ma sappiano, questi piccoli delinquenti, che non tolleriamo più comportamenti che mettono a rischio il servizio di trasporto pubblico e creano tensioni sia negli autisti che negli utenti». Il presidente si è sincerato delle condizioni dell’autista e ha annunciato che non transiterà più per Schio, visto che pare finito nel mirino.

DENUNCE. È già la terza volta infatti che lo stesso conducente resta vittima di episodi di prepotenza degenerati anche in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche. Sarebbe stato vittima di sputi, lancio di pietre e di un assalto alla corriera prima dell’assedio dell’altro ieri. L’azienda procederà a denunciare a sua volta i responsabili dei tre episodi. «A quanto pare i teppistelli lo hanno preso di mira - conclude Macchia - come azienda ci vediamo costretti ad affidargli altre tratte per tutelarlo, naturalmente in accordo con lui, e per evitare situazioni di tensione».

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