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Malo

I sedici bulli
dei bus quasi
tutti stranieri

Giovani bulli in azione violenta contro coetanei, come sarebbe accaduto a Malo. ARCHIVIO
Giovani bulli in azione violenta contro coetanei, come sarebbe accaduto a Malo. ARCHIVIO
Giovani bulli in azione violenta contro coetanei, come sarebbe accaduto a Malo. ARCHIVIO
Giovani bulli in azione violenta contro coetanei, come sarebbe accaduto a Malo. ARCHIVIO

Una gang di 16 ragazzini dai 14 ai 16 anni (ma c’è anche un maggiorenne fra di loro) chiamata a rispondere di ripetuti atti di bullismo davanti ad assessori, polizia locale e forze dell’ordine.

Altrettante lettere sono state spedite da palazzo Zambon, sede municipale, alle loro famiglie, convocate per essere edotte delle imprese dei loro figlioli e per invitarle a partecipare ad un percorso sociale di rieducazione.

Finora c’è una sola denuncia nei loro confronti, ed è quella dell’allora Ftv (adesso Svt) di fine febbraio per un episodio accaduto su una corriera di linea. Alcuni teppistelli , cicca in bocca e bottiglia di alcol in mano, presero di mira uno studente a suon di “italiano bastardo” e via dicendo, rubandogli un libro. L’autista, alla fermata di via Bologna, li inquadra e va per redarguirli ma questi, ubriachi fradici secondo i testimoni, scendono a loro volta e prendono a sassate il bus, con danni al mezzo.

Un minore di origine magrebina, studente in un istituto superiore di Schio, fu identificato dai militari che si recarono sul posto. Ma quello del bus è sono uno dei tanti episodi segnalati da residenti impauriti. La gang sarebbe la stessa che al confine tra S.Vito e Malo avrebbe circondato e minacciato un artigiano che stava rientrando a casa col furgoncino in una fredda serata d’inverno. E la stessa che avrebbe circondato un anziano in via Pio X, tra Ca’ Trenta e Magré, costringendolo ad asserragliarsi in casa e a chiamare aiuto. Si muovono a piedi o in bici e il maggiorenne, che ha 19 anni, avrebbe qualche precedente.

Non bastasse ci sono altri fatti, come una donna minacciata e assediata in via Mano e una rissa vicino alla sede degli alpini. Ma le telefonate al centralino dei vigili sono numerose. Avrebbero anche distrutto una panchina in un parco, così, tanto per fare. Si teme siano anche gli autori di qualche scorribanda nel nuovo oratorio San Gaetano, dove avrebbero lasciato il segno del loro passaggio.

E ci sarebbero ragazzini del paese finiti nel loro mirino, pestati per non aver loro consegnato qualcosa: «Ma nessuno li denuncia, per paura di ritorsioni e questo ci complicale cose», ammette Nadia Fochesato, comandante della polizia locale.

La gang è stata individuata e bisogna dire che è un esempio di integrazione, anche se non di quelli da seguire: il nucleo forte è composto da adolescenti magrebini ma con loro ci sono anche giovanissimi sudamericani, bengalesi, dell’Est europeo e naturalmente un paio di italiani: 13 sono di Malo, uno di Monte di Malo e due di San Vito di Leguzzano.

«Dalle famiglie vogliamo sapere se forniscono loro soldi, cellulari, se vanno a scuola o no e soprattutto far capire che dopo i 14 anni possono subire conseguenze penali», spiega la comandante.

I due assessori che hanno seguito la vicenda e che parteciperanno al confronto in municipio sono Moreno Marsetti (sicurezza) e Irene Salata (sociale). Il primo punta a stroncare questa ondata di vandalismo e piccole violenze, la seconda punta al reinserimento degli adolescenti tramite un percorso apposito.

«Ci stiamo impegnando molto sul fronte della sicurezza - precisa Marsetti. - Bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti sono al centro della nostra lotta, che stiamo portando avanti anche grazie alla sinergia fra le forze di polizia. Aumenteremo i controlli nei parchi giochi e nei luoghi di aggregazione dove simili episodi si possono sviluppare. Ed agiremo di conseguenza».

Mauro Sartori

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